Report della Consulenza al CdC della classe III A, III M, III T – ASL
IIS Luzzatti di Mestre – a.s 2009-2010
Consulenti: Giuseppina Manca
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La consulenza
La consulenza è stata effettuata da febbraio ad aprile 2010.
Gli incontri sono stati i seguenti:
- 1° incontro di coordinamento il giorno 4 febbraio 2010 alle ore 14.30 presso l’ufficio della prof.ssa M. Nostran nella sede dell’UST di Mestre – VE. Si sono riunite le prof.sse Marina Nostran, Giuseppina Manca e Caterina Fregonese per un incontro preparatorio all’attivita’ di consulenza al Consiglio di Classe.
Precedentemente erano stati presi contatti con i due dirigenti degli Istituti coinvolti ITIS Righi di Chioggia e ISIP Edison Volta di Mestre, per un incontro con i Dirigenti ed i coordinatori.
Sulla base dell’analisi dei progetti presentati dai due Istituti e del “dossier del formatore” messo a disposizione nel corso per formatori istituito dall’Ufficio Scolastico regionale, si sono stabilite le seguenti metodologie operative:
- nell’incontro di “presentazione” con il D.S. ed il coordinatore richiedere:
- la presenza, se possibile, del Dirigente Scolastico ai successivi incontri con i docenti;
- che ogni docente abbia a disposizione, su supporto cartaceo, il progetto ASL presentato dalla scuola per favorire una maggiore partecipazione alla discussione;
- che ogni docente abbia a disposizione, su supporto cartaceo, il dossier del formando (già predisposto dal consulente) contenente gli elementi fondamentali per la costruzione dell’UdA ( definizione e declinazione delle competenze, conoscenze ed abilita’, EQF,……), del piano di lavoro, della consegna agli studenti e della griglia di valutazione in modo tale da facilitare il lavoro al C. di Classe;
- informazioni del c.d.c relativamente alle figure chiave, alla condivisione del progetto ASL.
Inoltre, si è stabilito, che nell’incontro sarebbero stati esplicitati gli obiettivi dell’attività’ di consulenza al Consiglio di Classe.
I consulenti hanno predisposto il “dossier del formando” ( dossier) da dare ai docenti del c.d.c contenente:
- la definizione delle competenze, delle conoscenze e delle abilità,
- i requisiti della competenza,
- la dimensione delle competenze
- E.Q.F.
- le competenze di cittadinanza
- le competenze degli assi culturali
- le competenze dei professionali
- modello UdA vuota con definizione di compito-prodotto
- il piano di lavoro e diagramma di Gantt
- la consegna agli studenti
- la griglia di valutazione
Si sono stabilite, inoltre, le strategie più opportune da adottare nel primo incontro con tutto il c.d.c.:
- presentazione del consulente e degli obiettivi dell’attività’ di consulenza al c.d.c
- presentazione dei singoli docenti
- presentazione del progetto da parte del coordinatore
- individuazione del verbalizzante che ad ogni incontro redige il verbale
- presentazione degli strumenti di lavoro (dossier del formando)
- analisi della UdA, del piano di lavoro e della consegna agli studenti e predisposizione alla loro stesura con invio attraverso e mail al consulente.
Nel secondo incontro con tutto il c.d.c,:
- verifica delle UdA e dei materiali predisposti dal c.d.c
- predisposizione griglia di valutazione
- ricaduta sulla valutazione dei singoli docenti.
Nel terzo incontro con tutto il c.d.c,:
- verifica dell’attivita’ del c.d.c e sua ricaduta sugli studenti
- punti di forza e punti di debolezza dell’attivita’
- estensione dell’esperienza all’intera progettazione didattica del c.d.c.
Alle ore 17.00 la riunione viene sciolta
- Incontro di presentazione il 10 febbraio alle ore 14.30 presso l’istituto Luzzati, con il D.S., prof..ssa Barbara Bertin ed il referente del progetto, prof. Raunisi Alfio.
Nell’incontro vengono sottolineati gli obiettivi della formazione del c.d.c. e individuate le strategie metodologiche da utilizzare nel primo incontro con i c.d.c.
Viene richiesta la presenza del D.S. all’incontro e l’utilizzo di un’aula che abbia una capienza idonea ad accogliere tutti i colleghi ed a suddividerli poi in gruppi di lavoro per sviluppare l’attività.
Viene consegnato il dossier del c.d.c. richiedendo che vengano fatte delle copie per ogni docente, e consegnato il testo pubblicato nel 2009 all’interno delle Azioni di sistema ASL finanziate dalla Regione del Veneto.
Viene richiesto che ogni docente si presenti all’incontro munito di progetto.
Alle ore 16.00 la riunione viene sciolta
- 1° incontro con il c.d.c. il 01 marzo alle ore 14.30 presso l’Istituto Luzzati.
La formazione viene effettuata a 3 c.d.c.: 1 sezione Odontotecnici e 2 sezioni Meccanici.
Sono presenti per la 3a A Odontotecnici i proff.: De Manzano (storia), De Salvatore (sostegno), Ercolano (laboratorio, tutor), Maggio ( disegno e modellazione odontotecnica), Babato (inglese), Pettinò (fisica e lab., coordinatore), Martarello (IRC)
Sono presenti per la 3a T Meccanici i proff.: Follin (italiano e storia, coordinatore), Babato ( inglese), Marinelli ( fisica), Tretola ( meccanica), Benvenuti (eserc. pratiche), Paiaro (matematica), Martino (meccanica, tutor).
Sono presenti per la 3a M Meccanici i proff.: Benvenuti (eserc. pratiche, coordinatore), Mieli (matematica), Babato (inglese), Fedalto (storia), Marinelli (fisica), Lo Sciuto (meccanica, tutor).
Inizialmente i docenti esternano le loro perplessità e difficoltà nel gestire questo progetto per loro nuovo. Le problematiche maggiori provengono dal settore Odontotecnici per la difficoltà nel collocare 30 allievi nei vari studi del territorio.
Viene effettuato un excursus metodologico nello sviluppo del progetto ASL e spiegato come le difficoltà iniziali siano comuni a molte tipologie di scuole. Strategica risulta la collaborazione con le rappresentanze di categoria presenti nel territorio e la creazione di un data base di tutor esterni con i quali concordare ed implementare negli anni le competenze che gli allievi dovranno raggiungere.
Poi si passa alla fase operativa del laboratorio, i docenti vengono divisi in due c.d.c. (uno del settore Odontotecnici ed uno del settore Meccanici per equilibrare i numeri dei docenti) ed iniziano a redigere 1 UDA per ogni settore; 1 UDA odontotecnici (UDA Odontotecnici) ed 1 UDA meccanici (UDA meccanici)
Viene illustrato, voce per voce, come deve essere compilata in base al proprio progetto e percorso di studi.
Inoltre viene evidenziato come l’UDA sia elemento fondante per lo sviluppo di una didattica per competenze. Si osserva che la difficoltà maggiore per i docenti è quella di individuare le competenze professionali, di cittadinanza e dei linguaggi più idonee al progetto, poiché non vi è ancora l’abitudine a lavorare per competenze all’interno del c.d.c., sebbene i docenti abbiano a disposizione le competenze inserite nel dossier ed alcuni esempi di rubriche.
I gruppi devono poi, in base all’UDA, redigere il piano di lavoro con diagramma di Gantt e laconsegna agli studenti.
Vengono individuati due docenti che si assumono il compito di inviare alla Consulente la documentazione se esposta compilata (proff. Babato di inglese e Follin di italiano e storia).
I due gruppi lavorano intensamente compilando le UDA, non si riesce a compilare gli altri due documenti per motivi di tempo.
Alle ore 17.00 la riunione viene sciolta.
- 2° incontro con il c.d.c. il 08 aprile alle ore 14.30 presso l’Istituto Luzzatti.
I docenti, inizialmente, raccontano le difficoltà riscontrate durante il periodo di alternanza degli allievi. Si sottolinea che tra il primo e il secondo incontro gli allievi sono stati in alternanza, quindi oggi si può analizzare l’esperienza già effettuata dal c.d.c.
Alcuni docenti reputano l’esperienza formativa molto positivamente per l’evidente apporto metodologico che la caratterizza. In un caso l’azienda non ha garantito una adeguata formazione e ciò sarà da monito in modo che il prossimo a.s. si eliminino dal data base dell’istituto aziende che non rispettano il patto formativo.
Poi si passa alla parte operativa della consulenza: si prende in esame il piano di lavoro con diagramma di Gantt , la consegna agli studenti, in funzione dell’UDA.
Si ricorda la tempistica e come i relativi documenti devono essere consegnati antecedentemente alla collocazione degli allievi in azienda. Sarà cura dei docenti coordinatori inviare alla Consulente via e mail i suddetti documenti in file in modo che possa controllarli e consegnarli al successivo incontro.
Alle ore 17.00 la riunione viene sciolta.
- 3° incontro con il c.d.c. il 23 aprile alle ore 14.30 presso l’Istituto Luzzati
I docenti hanno con sé la documentazione dei loro allievi in alternanza: diario di bordo, questionario di valutazione del tutor esterno, questionario di autovalutazione dell’allievo e relazione individuale. Argomento da affrontare in questa riunione è la compilazione della griglia di valutazione e dell’attestato di esperienza ASL in base alla documentazione in possesso del c.d.c.
Vengono analizzati tutti gli item della griglia e scelti quelli più attinenti all’esperienza di ASL e all’UDA dei singoli indirizzi, poi vengono individuati gli item da riportare nell’attestato e che valuterà il tutor esterno. Vengono prodotti un’unica Griglia di valutazione comune ai due gruppi, mentre gli attestati dell’esperienza ASl sono due per la specificità delle competenze individuate nelle UDA relative.
Durante l’attività emerge la fondamentale considerazione della ricaduta valutativa dell’esperienza di ASL anche nelle singole valutazioni dei docenti e quindi che ogni componente del c.d.c. deve almeno riconoscersi in alcuni item della griglia e riportarne l’esito anche nel proprio registro personale in modo che concorra alla valutazione quadrimestrale.
Alla fine viene richiesto ai docenti di analizzare i punti di forza e i punti di criticità della esperienza di ASl nell’anno scolastico in corso. Emerge, da parte dei docenti del c.d.c., quanto segue: punti di forza:
- i ragazzi sono stati molto contenti dell’esperienza
- da questa esperienza hanno acquisito consapevolezza della scelta professionale
- è stato un modo per abituarli a superare le iniziali insicurezze e sono diventati più maturi e responsabili
- gli allievi del corso odontotecnici hanno notato che le procedure sviluppate a scuola sono state determinanti per affrontare positivamente il periodo di alternanza
punti di criticità: la difficoltà a
- coinvolgere tutti i colleghi;
- reperire le aziende disponibili;
- ripresa delle attività didattiche ordinarie nel periodo post Alternanza
- oggettiva difficoltà iniziale nel trovare il tutor interno
- comunicare in modo efficace alle aziende la differenza tra un semplice stage ed il progetto di ASL
- gli allievi tornano dall’esperienza con la consapevolezza che si apprende maggiormente dal mondo del lavoro che a scuola.