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Consulenza CdC III ITIS “Dal Cero” – ASL

Documento

Report della Consulenza al CdC della classe III – ASL
ITIS Dal Cero di San Bonifacio – a.s 2009-2010
Consulente: Laura Parenti
(scarica il pdf)

Premessa

L’Istituto propone corsi ad indirizzo industriale meccanico e informatico, commerciale, per geometri e un percorso di Liceo Scientifico Tecnologico (secondo le denominazioni del vecchio ordinamento).
L’Istituto realizza progetti di Alternanza Scuola Lavoro dal 2005, progetti in cui ha fatto convergere la precedente esperienza di stage che tradizionalmente utilizzava con successo per inserire gli studenti nel mondo del lavoro.
L’esperienza che si descrive ha interessato il consiglio della classe 3^ A ad indirizzo meccanico, composta da 30 studenti, 29 maschi e una femmina. Tutte le classi di questo percorso sono caratterizzate da una forte motivazione verso le esperienze lavorative mentre gli studenti risultano meno entusiasti dell’attività d’aula e dello studio teorico individuale.

Il progetto

Il progetto educativo, che vedeva coinvolto l’intero Consiglio di Classe , ad eccezione dei docenti di educazione fisica e religione, si proponeva di soddisfare precisi bisogni formativi degli studenti, esplicitabili in termini di contatto con il mondo aziendale per conoscere e sperimentare le attività riguardanti le lavorazioni meccaniche e le attività di ufficio tecnico e verificare, inoltre, gli studi metrologici e il controllo di qualità. Il progetto prevedeva anche la risposta a una disponibilità delle aziende alla collaborazione finalizzata all’ottimizzazione dei rapporti tra scuola e mondo del lavoro. In particolare, data la variabilità nella tipologia di prodotti industriali e di ambiti lavorativi presente nel contesto territoriale, il progetto si articola su due annualità, nel corso delle quali lo studente viene accolto in periodi diversi dalla stessa azienda, dove potrà sperimentare attività diverse convergenti nello stesso flusso lavorativo. Non esiste pertanto un’attività unica da concordarsi tra scuola e azienda, ma esistono competenze comuni che si maturano anche attraverso diverse esperienze, purché valutate in base ad indicatori sovradisciplinari.
L’articolazione temporale prevede, dopo la progettazione iniziale, un momento di preparazione dell’esperienza attraverso attività sia curricolari sia di rinforzo, propedeutiche all’entrata in azienda. Con tali attività s’intende fornire al ragazzo una solida base di conoscenze ma anche di abilità di base necessarie ad acquisire una discreta autonomia. Successivamente l’attività vera e propria è prevista per i mesi di maggio- giugno, per un totale di 80 ore.
In questo modo la fine dell’ esperienza viene a coincidere con la fine dell’anno scolastico e il momento di rielaborazione e valutazione si sposta al settembre successivo. D’altra parte una valutazione conclusiva viene poi ripresa all’inizio dell’ultima classe di corso, dopo l’esperienza della classe quarta.
Le competenze attese in esito al progetto ASL presentato erano, citando letteralmente:

  • Attitudine al lavoro di gruppo e alla condivisione di obiettivi e progetti
  • Capacità di utilizzare macchine e attrezzature in modo adeguato
  • Facilitare l’immissione nel mondo del lavoro al termine del percorso scolastico
  • Favorire l’arricchimento e l’innovazione metodologico-didattica attraverso il contributo di esperienze di natura applicativa e pratica.

Nel corso dell’attività le competenze attese sono state rivisitate alla luce delle più recenti indicazioni ricavate dalla fonte dei nuovi Regolamenti di riordino della secondaria di II grado. Alcune delle competenze indicate nel progetto sono state individuate tra quelle istituzionali e riportate nella formulazione dell’unità di apprendimento, stilata a complemento del progetto stesso (vedi documento allegato)
I compiti significativi richiesti agli studenti erano:

  • Apprendere e sperimentare le tecnologie, spesso innovative rispetto a quanto proposto in ambito scolastico
  • Capire e inserirsi in un flusso lavorativo.
  • Adattarsi all’ambiente di lavoro nel rispetto delle regole, degli orari, dei ruoli e della comunicazione
  • Interagire con adulti e con formatori, utilizzando il linguaggio adeguato
  • Documentare l’esperienza con produzione di elaborati di vario tipo

Il coinvolgimento del Consiglio di Classe alla fine dell’esperienza risulta buono; i docenti manifestano interesse per l’attività e partecipano attivamente riconoscendo la possibilità di utilizzare l’esperienza ASL nell’ottica dell’equivalenza formativa. Le discussioni avviate sono state sempre produttive e indicative di un reale confronto e scambio.

La consulenza

Gli incontri di consulenza si sono svolti con il seguente calendario

1° incontro 2° incontro 3° incontro
05/03/2010 26/03/2010 07/05/2010

Nel primo incontro, dopo aver illustrato le finalità e le modalità del percorso, è stato distribuito un questionario per raccogliere dati in merito alle aspettative, alla conoscenza del progetto ASL presentato e al concetto di competenza; successivamente, riprendendo in esame il progetto, si è discusso sulla formulazione delle competenze attese in esito ed è stato presentato il modello di Unità di apprendimento, con la proposta di rielaborare l’attività secondo questo nuovo format. Nel secondo incontro, contestualmente alla condivisione dell’UdA rielaborata, è stato approfondito il concetto di competenza, con riferimento sia al Documento sull’obbligo scolastico, che alle competenze chiave elencate nel quadro di riferimento europeo e infine nei Regolamenti del riordino della Secondaria Superiore, di nuova emanazione. Si è fatto riferimento alle modalità di descrizione/declinazione delle competenze e al ruolo di queste nella programmazione di tutta l’attività didattica del futuro. Nel terzo e ultimo incontro, infine ci si è posti il problema della valutazione dell’esperienza, partendo dalle schede in uso nell’Istituto e procedendo all’esame dei diversi tipi di prova (o compito- problema) utilizzabili allo scopo. L’uso della griglia di valutazione UdA e di griglie ad essa collegate (in particolare la griglia del tutor aziendale) ha reso possibile l’elaborazione di un prodotto adattato alle caratteristiche dell’UdA in questione. La ricerca si è spinta anche all’esplorazione della possibilità di elaborare una prova esperta, come prodotto finale del Consiglio, da cui trarre valutazioni pluridisciplinari oltre che di dimensioni diverse della competenza acquisita.

Gli strumenti del dossier effettivamente utilizzati sono i seguenti

1° incontro Presentazione e patto formativo
Modello UdA vuoto
Piano d lavoro
2° incontro Regolamento Nuovi Tecnici
Modelli di UdA compilati
3° incontro griglia di valutazione UdA
grafo della competenza

Altri materiali proposti:

  • rubriche di competenza di base e di indirizzo (meccanica) compilate
  • documento obbligo scolastico
  • modelli di griglia valutazione tutor aziendale e valutazione prova esperta
  • esempio prova esperta
  • linee guida tecnici (di nuova emanazione)

E’ stata cura del consulente considerare i materiali già in uso dal Consiglio per valorizzare il lavoro svolto e creare clima di fiducia e collaborazione, anche se non sempre il materiale presenta una formulazione conforme alle richieste. In particolare, sono stati presi in esame:

  • Il progetto ASL su scheda all. C
  • Il modello di convenzione
  • le schede di valutazione delle competenze, del progetto e delle attività svolte

I materiali

A documentazione dell’esperienza si presentano

    • Unità di Apprendimento comprendente Piano di lavoro, Diagramma di Gantt e Griglia di valutazione dell’UdA
    • Prova esperta comprendente Griglia di valutazione della prova esperta