Ricerca contenuti

Consulenza CdC IV D ITIS “Righi” di Chioggia – ASL

Documento

Report della Consulenza al CdC della classe IV D – ASL
ITIS Righi di Chioggia – a.s 2009-2010
Consulenti: Caterina Fregonese e Marina Nostran
(scarica il pdf)

Premessa

L’Istituto ha realizzato/realizza progetti di Alternanza Scuola Lavoro dall’AS 2004-2005.
L’esperienza che si descrive ha interessato il consiglio di classe della 3 AOT ad indirizzo termico composta da 25 studenti.

La consulenza

Gli incontri di consulenza si sono svolti con il seguente calendario

1° incontro 2° incontro 3° incontro
23/02/2010 08/04/2010 03/06/2010

Agli incontri hanno partecipato Maurizio Scarpa, coordinatore di progetto (Tecnologia), Roberto Donin, Tutor Scolastico (Impianti), Pietro Bellemo (Matematica), Gianpaolo Minotto (Tecnologia), Galileo Andretta (Topografia), Anna Monacelli (Costruzioni), Marco Ballarin (Ed. Fisica), Alessia Gardin (Estimo), Denise Puliaris, Coordinatrice di classe (Lettere e storia), Luigino Zani (Impianti), (docenti della IV D. Erano inoltre presenti: Davide Boscolo, coordinatore di indirizzo elettronica (Elettronica), Claudio Ravagnan, membro del Comitato Tecnico Scientifico e coordinatore di indirizzo meccanica (Meccanica), Sonia Orazi (Lettere), Giordano Fornaro (Lettere), docenti di altre classi.
Nel corso del primo incontro, dopo una prima presentazione, il Tutor scolastico, prof. Donin, illustra la composizione della classe che risulta così divisa:

  • un gruppo di 2-3 studenti particolarmente positivi
  • un secondo gruppo di 8-10 studenti che si attestano intorno alla sufficienza, senza nessun impegno per migliorare la situazione
  • un terzo gruppo di 6-7 studenti con gravissime difficoltà e non motivati a migliorare il rendimento scolastico

Per questa situazione, ritiene, in accordo con i colleghi, di mandare in Alternanza solo un numero esiguo di studenti, quelli il cui profitto risulta positivo.
Il Consiglio di Classe, oltre a manifestare perplessità e dubbi sull’opportunità dell’ASL per i ragazzi più deboli e demotivati (che ”perderebbero tempo importante per recuperare le lacune accumulate”) teme il giudizio negativo delle aziende nei confronti della scuola, qualora fossero loro inviati studenti immaturi, poco responsabili e poco preparati.
Il DS ricorda che l’ASL e’ una opportunità anche per recuperare la motivazione; suggerisce inoltre l’importanza di modificare la relazione educativa ed il modo di lavorare dei docenti, basandolo sulla condivisione con gli studenti di obiettivi e traguardi. Successivamente si prende in esame il progetto presentato in modo da far conoscere a tutti i membri del CdC obiettivi, discipline coinvolte e competenze indicate. Il progetto, iniziato lo scorso anno con una serie di attività legate alla sicurezza nel posto di lavoro e nei cantieri, prevede lo sviluppo di competenze di tipo professionale che trovano naturale applicazione nell’attività in studi di progettazione.
Si passa poi alla fase più operativa del laboratorio: a partire dal progetto presentato, i docenti sono inviati a utilizzare i modelli preventivamente forniti e illustrati (modello di UdA, del piano di lavoro e della consegna agli studenti, griglia di valutazione) per costruire “collegialmente” un percorso di apprendimento. Gran parte del tempo è stata spesa a condividere strumenti e metodi; tuttavia i docenti si sono confrontati molto costruttivamente anche per coinvolgere nel futuro progetto di Alternanza anche le discipline escluse in fase di prima progettazione. La riunione termina con la decisione da parte dei presenti di completare i materiali che saranno poi oggetto di discussione nel corso dell’incontro successivo.
Durante il secondo incontro vengono visti collegialmente i materiali prodotti ossia:

  • Uda – “sviluppo di una pratica edilizia”
  • piano di lavoro

Si passa quindi alla discussione dei compiti e delle fasi di applicazione del progetto. Il D.S. informa che il CdC ha deliberato di offrire l’opportunità di andare in azienda solo agli studenti meritevoli, mentre coloro che hanno avuto un atteggiamento non propositivo resteranno a scuola per attività di recupero.
Viene poi concordata la griglia di valutazione del Consiglio di Classe che sarà sottoposta per la condivisone al tutor aziendale. Infine viene discussa la consegna agli studenti che però sarà formalizzata nel dettaglio non appena i responsabili di progetto avranno concordato le attività con le aziende coinvolte.
Il terzo incontro viene dedicato al bilancio delle attività. Sono presenti anche 4 studenti a testimoniare la loro esperienza. Il docente referente informa che il gruppo di studenti che è andato in contesto lavorativo (prevalentemente si è trattato di studi di progettazione) ha svolto le attività dal 7 al 21 maggio 2010. Il resto della classe è stato coinvolto in azioni di recupero disciplinare che non hanno prodotto significativi miglioramenti. Per quanto riguarda i materiali prodotti, l’UdA, piano di lavoro, consegna agli studenti, sono stati elaborati solo in forma provvisoria.
Sottolinea che la tempistica prevista per le attività in alternanza (fine anno scolastico) ha comportato alcuni disagi e quindi il prossimo anno andrà rivista.
Per quanto riguarda i risultati ottenuti, comunica che per gli studenti l’esperienza e’ stata altamente formativa: hanno affrontato progetti legati al loro percorso professionale, ma molto diversificati tra loro, hanno prodotto una relazione sul lavoro svolto ed infine hanno compilato un diario di bordo dettagliato.
Anche i giudizi dei tutor aziendali sono stati molto positivi.
Viene quindi richiesto agli studenti di raccontare le loro impressioni sull’esperienza. Tutti ritengono di aver avuto un’occasione importante per maturare, per capire il “mondo del progettista”, per ampliare le proprie conoscenze, per mettersi in gioco. Ciò che emerge particolarmente è il bisogno di confrontarsi con degli adulti che diano loro fiducia, con occasioni formative che siano effettivamente vissute come opportunità, come momento di crescita.
Il prof. Minotto che ha strutturato per gli studenti rimasti in classe una UdA disciplinare – ipotizzando una attività di ristrutturazione di una tettoia (rilievi, foto e calcoli) ammette che gli studenti si sono impegnati ed i risultati sono stati positivi ed è anche cresciuta la motivazione allo studio.
Ritiene però che attività di questo tipo abbiano bisogno di tempi lunghi di applicazione e necessitino di una reale autonomia progettuale del docente che ancora ha il grosso vincolo delle prove dell’esame di stato.
Il D.S. interviene dicendo che il lavoro collegiale sperimentato nel corso della consulenza è stata sicuramente positivo e può costituire un momento di rimotivazione professione per i docenti. Questo nella certezza che una maggior condivisione a livello del C. di C. e’ un passo obbligato per il successo dell’esperienza anche in termini di valutazione, fase delicata del processo.

Gli strumenti del dossier effettivamente utilizzati sono i seguenti

1° incontro Uda
Piano di lavoro
2° incontro Consegna agli studenti
Griglia di valutazione

Le rubriche hanno costituito uno sfondo costantemente tenuto presente. È stato consegnato ai partecipanti in formato elettronico il dossier del formando – contenente i seguenti materiali

  • definizione delle competenze, delle conoscenze e delle abilità,
  • i requisiti della competenza,
  • la dimensione delle competenze
  • E.Q.F.
  • le competenze di cittadinanza
  • le competenze degli assi culturali
  • le competenze dei professionali
  • modello UdA vuota con definizione di compito-prodotto
  • il piano di lavoro e diagramma di Gantt
  • la consegna agli studenti
  • la griglia di valutazione

I materiali

A documentazione dell’esperienza si presenta