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STRUMENTI PER PROFESSIONISTI E CITTADINI COMPETENTI

Documento

Titolo del Progetto: STRUMENTI PER PROFESSIONISTI E CITTADINI COMPETENTI
Istituto capofila: ITSCT L. EINAUDI – Padova
Referente del Progetto: Dirigente Scolastico Albina Scala
Legale Rappresentante: Dirigente Scolastico Albina Scala

Partner di rete

Codice Ente Partner Tipologia partenariato
2733 ISISS “CARLO ANTI” – Villafranca di Verona (VR) Partenariato operativo
2865 ITCGS “J.SANSOVINO” – Oderzo (TV) Partenariato di rete
809 CASA MADRE “ISTITUTO FIGLIE CARITA` CANOSSIANE” – Verona Partenariato di rete
3075 ITCS “P.F. CALVI” – Padova Partenariato di rete
980 ITCS “L.B. ALBERTI” – San Donà di Piave (VE) Partenariato di rete
3570 ITT “FRANCESCO DA COLLO” – Conegliano (TV) Partenariato di rete
1486 ITCS “P.F. CALVI” – Belluno Partenariato di rete
748 FONDAZIONE “OPERA MONTE GRAPPA” – Fonte (TV) Partenariato operativo
ISTITUTO CAVANIS “COLLEGIO CANOVA” – Possagno (TV) Partenariato di rete
2137 ITCS “E. DE AMICIS” – Rovigo Partenariato di rete
2126 IPSC “T.CATULLO” – Belluno Partenariato di rete
2761 IIS “L. EINAUDI” – Badia Polesine (RO) Partenariato di rete
2693 IPSSCTP “C.ROSSELLI” – Castelfranco Veneto (TV) Partenariato di rete
2697 ISISS “GIUSEPPE VERDI” – Valdobbiadene (TV) Partenariato di rete
145 ENAC “ENTE NAZIONALE CANOSSIANO” – Verona Partenariato di rete
ITC “RICCATI-LUZZATTI” – Treviso Partenariato di rete
C.C.I.I.A.A. PADOVA Partenariato operativo
CONFINDUSTRIA PADOVA Partenariato di rete
131 ASSOCIAZIONE “LEPIDO ROCCO” – Motta di Livenza (TV) Partenariato di rete
ITTG “MAZZOTTI” – Treviso Partenariato di rete

Descrizione del Progetto

Motivazione intervento/rilevamento fabbisogni

Il progetto si colloca entro un ampio contesto normativo, riferito alla realtà comunitaria europea in tema di riconoscimento, validazione e certificazione delle competenze. Il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF) per l’apprendimento (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008) costituisce un comune riferimento che consente di mettere in relazione e posizionare, in una struttura a otto livelli, i diversi titoli (qualifiche, diplomi, certificati ecc.) rilasciati nei Paesi membri al fine di consentire un collegamento tra i singoli sistemi nazionali.
Il quadro normativo nazionale e regionale per lo sviluppo del progetto è, invece rappresentato da:

  • gli Accordi Stato-Regioni che mirano a delineare un sistema educativo organico, collaborativo e innovativo.
  • la normativa relativa al secondo ciclo degli studi (legge 53/03 e decreto legislativo 76/05), al sistema di certificazione (DM del 31 maggio 2001, n.174), al libretto formativo del cittadino (decreto interministeriale del 10 ottobre 2005), all’obbligo di istruzione (legge 296/06 e decreto 139/2007) che recepisce la raccomandazione europea in tema di competenze chiave di cittadinanza e che prevede traguardi definiti secondo l’approccio EQF.
  • i Regolamenti per il secondo ciclo degli studi, elaborati dal Miur, concernenti il riordino dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, della legge di conversione 6 agosto 2008, n. 133.
  • le indicazioni della Regione Veneto che hanno trovato espressione nella L.R. 19/2002 (“Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati”) ed in DGR del Veneto.

A partire da questo contesto normativo si rende necessario implementare, nei percorsi dell’istruzione e della formazione, un approccio che valorizzi una didattica per competenze, consenta una valutazione di tipo “autentico”, certifichi gli esiti d’apprendimento in modo attendibile e univocamente riconosciuto dai diversi sistemi. Pertanto, i fabbisogni individuati si collocano in una duplice direzione:

  • per le singole istituzioni scolastiche e formative si tratta di sensibilizzare i propri operatori verso una didattica “per competenze”, di individuare un set attendibile e facilmente trasferibile di strumenti valutativi delle competenze, di definire ed utilizzare metodologie didattiche e procedure organizzative coerenti con le nuove richieste, di capitalizzare le buone pratiche già esistenti e confrontarle e validarle.
  • Per il sistema istruzione e formazione si tratta di garantire relazionalità tra sistemi e quindi rapporti verticali tra sistemi diversi (istruzione-formazione-lavoro) e orizzontali all’interno di un medesimo sistema, in sinergia, con proposte similari elaborate entro un medesimo approccio progettuale e metodologico.
  • Per il mondo del lavoro si struttura uno strumento che faciliti la mobilità nazionale e transnazionale.

Obiettivi formativi

I nuovi ordinamenti puntano ad un rinnovamento delle pratiche pedagogiche e della stessa idea di scuola, attraverso l’introduzione della didattica per competenze. Essa mira a maturare negli studenti la consapevolezza dei propri talenti, un rapporto positivo con la realtà sostenuto da curiosità e volontà, la capacità di riconoscere le criticità e le opportunità che si presentano, la capacità di assumere responsabilità autonome nella prospettiva di contribuire al bene comune. Si tratta di un approccio che valorizza la figura dell’insegnante come adulto significativo, collocato entro una comunità di apprendimento, capace di mobilitare i talenti degli studenti in esperienze significative concrete, sfidanti, che suscitano interesse e sollecitano un apprendimento per scoperta e conquista personale. L’insegnante non si limita a trasferire conoscenze, ma è una guida in grado di aiutare gli allievi ad imparare a porre domande, sviluppare strategie per risolvere problemi, conseguire livelli più profondi di comprensione, maturare la consapevolezza delle procedure seguite, attraverso la riflessione, la ricostruzione, la giustificazione. Per conseguire un progressivo passaggio da una pratica prevalentemente trasmissiva ad un’altra che, a partire da problemi e situazioni concrete riesca a suscitare curiosità e interesse e mobilitare le risorse dello studente, è essenziale adottare un approccio bottom-up, che faciliti la consapevolezza del singolo docente del gap esistente tra le pratiche didattiche consuete ed altre maggiormente funzionali al conseguimento di competenze. Ciò, all’interno di percorsi di ricerca-azione e di apprendimento collaborativo in cui ciascuno si senta valorizzato e sostenuto dal gruppo di appartenenza.
Le mete formative in ordine ai destinatari diretti si riferiscono, in termini generali a:

  • caratterizzare in chiave europea il sistema educativo italiano rendendo possibile la mobilità delle persone nel contesto comunitario;

ed in termini più specifici:

  • identificare, all’interno di gruppi di lavoro, percorsi didattici mirati a specifiche competenze e adottare metodologie didattiche innovative e funzionali e alla costruzione di competenze previste da uno specifico profilo culturale o professionale
  • definire e costruire strumenti di valutazione in grado di intercettare in modo attendibile e pertinente le competenze previste e raccordare tali valutazioni al sistema EQF
  • individuare i rapporti esistenti tra i diversi sistemi formativi, tra apprendimenti acquisiti in contesti formali informali e non formali e favorire la continuità tra formazione, lavoro e vita sociale lungo tutto il corso della vita;
  • valorizzare la cultura viva del territorio come risorsa per l’apprendimento;
  • consentire una corresponsabilità educativa da parte delle famiglie e della comunità territoriale.

I “prodotti” dell’attività degli studenti costituiscono le evidenze di una valutazione più autentica.

Obiettivi interventi di sistema/stage/accompagnamento

Le mete di sistema sono strettamente coerenti con il Programma operativo regionale – Fondo Sociale Europeo – obiettivo competitività regionale e occupazione 2007-2013:

  • Far dialogare gli erogatori di sistemi di istruzione e formazione al fine di individuare e definire le competenze in esito a percorsi d’apprendimento al termine del biennio dell’obbligo per entrambi i sistemi, del secondo biennio e del quinto anno per il sistema d’istruzione e per il triennio (qualifica) per la formazione tramite la rubricazione delle competenze secondo il modello EQF. Nello specifico si lavorerà sui seguenti percorsi:
    • Filiera AMMINISTRATIVO FINANZA MARKETING (diploma quinquennale di “Perito” con descrizione degli esiti al primo biennio, al secondo biennio, al quinto anno – diploma; qualifica triennale di “Operatore del punto vendita” con descrizione degli esiti al primo biennio, al terzo anno — qualifica; qualifica triennale di “Operatore amministrativo segretariale” con descrizione degli esiti al primo biennio, al terzo anno — qualifica);
    • Filiera TURISMO (diploma quinquennale di “Perito” con descrizione degli esiti al primo biennio, al secondo biennio, al quinto anno – diploma).

A partire dal criterio della attendibilità, fondato su un’intesa tra soggetti della rete su linguaggi e procedure in grado di assicurare la coerenza tra pluralità dei percorsi e rigorosità delle valutazioni basate su riferimenti concettuali standard condivisi, costituiti da: indicatori, livelli e gradi, rubriche, profili, si intende lavorare sulla base di linee guida che perseguono un modello costruttivista e collaborativo.
Per ogni competenza viene elaborata una rubrica, che rende possibile descrivere il profilo atteso. La rubrica consente la descrizione del dispiegarsi della competenza nelle sue componenti (conoscenze, abilità, atteggiamenti, comportamenti, capacità metodologiche), attraverso dei descrittori (evidenze concrete, osservabili e valutabili) collocati su livelli ricollegabili ai livelli standard dell’ EQF.

  • Sperimentare validare o eventualmente rivedere criticamente i prodotti per un loro utilizzo in contesti formativi (certificazione) e per il raccordo con il mondo del lavoro. Costruire strumenti di valutazione in grado di intercettare con un alto livello di affidabilità le competenze individuate, validarli in situazioni reali e definirne un set. L’utilizzo nelle scuole e la successiva validazione consentiranno a docenti di essere protagonisti attivi di un percorso di ricerca e azione sulle pratiche educative messe in atto.

La raccolta degli esiti della sperimentazione, la riflessione sugli stessi e l’elaborazione di un documento conclusivo e propositivo anche da condividere con le altre reti con cui si è definita un’intesa consentirà un ampio grado di diffusione e di utilizzo.

Destinatari

I destinatari diretti sono gli operatori del sistema formazione e istruzione che assumono, però, ruoli diversi all’interno del progetto (tutor e responsabili di gruppi di lavoro, progettisti, docenti dell’istruzione e della formazione che, a seconda della fase, elaborano strumenti e/o li applicano).
Inoltre, nella FASE 2, destinatari finali saranno gli studenti.
Si specificano di seguito i destinatari previsti nelle varie fasi:

  • FASE 1 – Sono previsti da 60 a 120 docenti dell’istruzione e della formazione, coinvolti in attività di laboratorio, che, coordinati da 15 tutor, analizzano ed elaborano la descrizione dei risultati di apprendimento dei percorsi presi in esame dal progetto, sulla base delle linee guida per la costruzione di un modello costruttivista e collaborativo. Destinatari finali della fase 1 sono le scuole e gli enti di formazione che potranno, in seguito, avvalersi dei materiali prodotti per disegnare i propri percorsi formativi.
  • FASE 2
    • progettazione strumenti. Sono previsti da 24 a 48 docenti/formatori (tra quelli partecipanti alla FASE 1), coinvolti in attività di laboratorio, che, coordinati da 6 tutor, analizzano ed elaborano strumenti di verifica e valutazione per i percorsi formativi presi in esame dal progetto, declinati nella fase 1 in risultati di apprendimento sulla base di linee guida, secondo un modello costruttivista e collaborativo. Destinatari finali di questa fase sono i consigli di classe/corso che applicheranno e sperimenteranno gli strumenti e, in generale, gli enti di istruzione/formazione che potranno avvalersi dei materiali prodotti per gestire i propri percorsi formativi.
    • applicazione e sperimentazione strumenti. E’ prevista l’applicazione e la sperimentazione degli strumenti messi a punto nella prima parte della FASE 2 in 10 classi/corsi, a cura dei docenti /formatori che operano nelle classi/corsi coinvolti. Si prevede che almeno il coordinatore del consiglio di classe/corso in sperimentazione sia un docente/formatore che abbia partecipato alle precedenti fasi descritte (in qualità di tutor o di partecipante ai laboratori). I destinatari finali della fase 2 – sperimentazione sono quindi gli allievi appartenenti a tali classi/corsi.

Tipologie di intervento

Il progetto persegue una logica di sistema regionale, con la finalità esplicita di portare a sistema e modellizzare procedure di lavoro su cui, da alcuni anni, diverse realtà provinciali, in entrambi gli ambiti dell’istruzione e della formazione, stanno operando e attraverso le quali hanno avviato sperimentazioni più o meno estese, anche con il coinvolgimento del mondo del lavoro specialmente nelle esperienze di Alternanza Scuola Lavoro. Si prevede la costituzione di una “rete delle reti”: tale tipologia di intervento costituisce il carattere istintivo dei progetti che fanno riferimento alla sperimentazione; garantisce le connessioni e la cooperazione tra le diverse reti e ne determina l’effettiva capacità di inscriversi nella logica di sistema prima citata.
Il progetto attiva le 2 FASI previste dalla dgr 1758 con le seguenti tipologie di intervento.

  • FASE 1 (passaggi 1 e 2 DGR 1758):
    • Seminario di presentazione e avvio.
    • Iniziale ricerca documentale su normativa, buone pratiche, ecc..
    • Definizione di linee guida per i destinatari.
    • Coaching per i tutor che coordineranno i laboratori (gruppi di lavoro) durante le attività di workshop e a distanza.
    • Workshop articolato in seminari iniziali, intermedi e in laboratori; Si prevede la costituzione di gruppi di lavoro che sviluppino:
      • le rubriche di competenze relative ai risultati d’apprendimento al termine del biennio d’obbligo; in esito alla qualifica, al secondo biennio, al quinto anno (diploma) secondo i profili indicati nei nuovi regolamenti (per l’istruzione) e nel repertorio delle figure professionali (per la formazione – conf. Stato Regioni del 5/02/09);
      • strumenti didattici di implementazione della didattica per competenze;
      • il supplemento al certificato;
      • metodi e strumenti di miglioramento delle attuali modalità di effettuazione dei passaggi.- Consulenza, in presenza e on-line, ai tutor e ai docenti nello svolgimento delle attività previste.
    • Diffusione tramite seminario aperto alle scuole; materiali di documentazione; pubblicazione on-line dei prodotti.
  • FASE 2
    • Iniziale ricerca documentale su strumenti di verifica e valutazione, buone pratiche.
    • Definizione di linee guida per i destinatari.
    • Workshop articolato in seminari iniziali e in laboratori; si prevede la costituzione di gruppi di lavoro che realizzino strumenti di verifica e valutazione delle competenze relative ai percorsi declinati nella FASE 1.
    • Applicazione e sperimentazione nei contesti classe degli strumenti realizzati, a cura dei docenti delle classi coinvolte.
    • Consulenza, in presenza e on-line, per accompagnare i gruppi in sperimentazione per:
      • sostenere la preparazione dei lavori e condividere i criteri guida;
      • verificare in itinere l’andamento ed eventualmente ritarare le azioni.
    • Diffusione dei materiali di documentazione con seminario per le scuole; pubblicazione on-line dei prodotti.

CONCLUSIONE ATTIVITA’
Seminario aperto al territorio (sistemi istruzione, formazione, lavoro, vari)

Materiali realizzati