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Rete di competenze

Documento

Titolo del Progetto: Rete di competenze
Istituto capofila: IPSIACT G.B.GARBIN – Schio (VI)
Referente del Progetto: Dirigente Scolastico Giorgio Guerra
Legale Rappresentante: Dirigente Scolastico Giorgio Guerra

Partner di rete

Codice Ente Partner Tipologia partenariato
2725 ISS L.LUZZATTI – Valdagno (VI) Partenariato di rete
3076 ITCG PASINI – Schio (VI) Partenariato di rete
ITCG AULO CECCATO – Thiene (VI) Partenariato di rete
2158 ITIS SILVIO DE PRETTO SCHIO – Schio (VI) Partenariato di rete
IIS MASOTTO – Noventa Vicentina (VI) Partenariato di rete
LICEO ZANELLA – Schio (VI) Partenariato di rete
LICEO N. TRON – Schio (VI) Partenariato di rete
CNOS-FAP SALESIANI DON BOSCO – Schio (VI) Partenariato operativo
CFP ENGIM VENETO “Patronato S.Gaetano” – Thiene (VI) Partenariato operativo
2722 IPSS B.MONTAGNA – Vicenza Partenariato operativo
2717 IPA A.SCOTTON – Breganze (VI) Partenariato di rete
ITIS G. CHILESOTTI – Thiene (VI) Partenariato di rete
2120 UNIVERSITA` CA` FOSCARI DI VENEZIA Partenariato di rete
69 FONDAZIONE GIACOMO RUMOR CENTRO PRODUTTIVITA` VENETO – Vicenza Partenariato di rete
79 FONDAZIONE CUOA-CENTRO UNIVERSITARIO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE – Altavilla Vicentina (VI) Partenariato di rete
2159 ITIS A.ROSSI – Vicenza Partenariato operativo
1570 PROVINCIA DI VICENZA Partenariato di rete
2719 IPSIACT G.B.GARBIN – Schio (VI) Partenariato operativo

Descrizione del Progetto

Motivazione intervento/rilevazione fabbisogni

Attraverso le fasi 1 e 2 il progetto intende offrire un contributo per la costruzione del quadro regionale dei risultati di apprendimento e di strumenti per la loro verifica, valutazione e certificazione a conclusione del biennio iniziale, del triennio di qualifica dell’IFP, del secondo biennio e del V anno degli IPS e ITS, in linea con le recenti norme nazionali e regionali che recepiscono le linee comunitarie. Il risultato da conseguire attraverso il percorso porta in evidenza alcuni nodi irrisolti riguardanti innanzi tutto il delicato processo della valutazione nelle realtà scolastiche, cruciale se si considerano gli effetti di questa rispetto agli insuccessi, agli abbandoni e alle difficoltà nelle transizioni tra sistemi in un Veneto, che nel 2007 pare avvicinarsi con il 13% al benchmark di Lisbona della riduzione al 10% della dispersione, e nell’arco di un anno il tasso aumenta di quasi tre punti percentuali.
Tra le questioni si evidenzia la necessità

  • di adottare un approccio complesso al tema delle competenze, che non escludendo conoscenze e abilità, comporta la possibilità riconoscere nelle stesse situazioni formative evidenti risultati di apprendimento, “di norma” ignorati da un’istituzione che non si dispone a valorizzare la persona
  • di superare la questione dei confini disciplinari che provocano la frammentazione del sapere e la riduzione della significatività delle proposte formative
  • di considerare le implicazioni metodologiche che l’attenzione alle competenze comporta nelle scelte didattiche, caratterizzate dalla laboratorialità
  • di condividere i significati nella stessa descrizione dei risultati di apprendimento tra realtà diverse, vincolate da un’autoreferenzialità che rende difficile il superamento dell’uso di codici ristretti dei sistemi e dei singoli soggetti
  • di affrontare il tema dello standard, che comporta l’accettazione del suo carattere non definitivo, regolativo e autoregolativo, responsabilizzante, fondato sulla condivisione di riferimenti
  • di ritenere la rete una risorsa se i soggetti adottano un approccio non legato agli schemi organizzativi tradizionali
  • di porre attenzione ai bisogni formativi peculiari del territorio, in cui il mondo del lavoro rileva incongruenze rispetto alle risposte formative a scapito dell’occupabilità e dello sviluppo, in particolare nell’ambito tecnico e professionale
  • di capitalizzare le buone pratiche come risultato di ricerca e di riflessione, cui consegue un riconoscimento e una scelta effettuati sulla base di criteri espliciti e condivisi
  • di sentirsi parte attiva e costruttiva di un processo innovativo che investe il territorio, percepito come parte di un sistema più ampio, provinciale, regionale, nazionale ed europeo
  • di considerare la condivisione e la cooperazione, requisiti indispensabili per il funzionamento della rete i cui legami, deboli, sono tuttavia rafforzati da reciproca fiducia e da assunzione di responsabilità da parte di ciascuno
  • di interpretare l’accompagnamento come processo che indirizza all’elaborazione e alla validazione dei prodotti sulla base di procedure definite dagli stessi soggetti che realizzano i prodotti
  • di attribuire valore alle intelligenze territoriali e nel contempo al superamento dei confini locali, condividendo l’impostazione metodologica con 5 reti della regione (capofila ITIS Barsanti (TV), IIS Sartor (TV), IIS Ruzza-Pendola (PD), ITT Einaudi (PD), IT M.Polo (VR). Il DM 139 2007, gli strumenti europei-Europass-ECVET ed EQF rappresentano qui un riferimento e uno stimolo per la costruzione di un quadro condiviso di riferimento.

Obiettivi formativi

Il progetto prevede che gli OPERATORI contribuiscano attivamente a

  • promuovere l’apertura alla dimensione europea con l’analisi di documenti e di buone pratiche, perché collaborino da protagonisti responsabili allo sviluppo della qualità dell’offerta formativa
  • organizzare attività che stimolino il confronto tra sistemi, reti, territorio, riconoscendo a tutti pari dignità e sfruttando l’eterogeneità come presupposto per l’elaborazione di soluzioni innovative
  • favorire la condivisione di un lessico e di strumenti in relazione alle questioni riguardanti il riconoscimento, la validazione e la certificazione delle competenze per consentire una lettura univoca e comparabile dei risultati di apprendimento: nei settori Elettrico, Meccanico, Aziendale (III anno FP); Produzioni industriali e artigianali, Servizi Commerciali e Socio-sanitari (IV anno degli IPS); Tecnico per le Produzioni industriali e artigianali, per i Servizi Commerciali e Socio-sanitari (V anno IPS), Meccanico e articolazione Elettrotecnico (V anno ITS)
  • stimolare l’elaborazione, in coerenza con il quadro precedentemente elaborato (fase 1) di strumenti di verifica, di valutazione e di certificazione che rendano evidente la capacità dei giovani di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche
  • stimolare la ricerca e la riflessione per affrontare il gap tra pratiche didattiche trasmissive e situazioni di apprendimento con l’adozione di nuovi approcci per problemi in situazioni concrete, più funzionali al conseguimento di competenze riuscendo a mobilitare le risorse dello studente, i cui i prodotti costituiscono le evidenze di una valutazione più autentica.

Si opererà perché lo STUDENTE

  • adotti strumenti che gli consentano di essere protagonista del percorso formativo, in particolare nei passaggi
  • sia consapevole degli apprendimenti acquisiti grazie ad un percorso formativo che garantisce la correttezza e la trasparenza della valutazione, evidenziando tali acquisizioni attraverso l’utilizzo di strumenti (es. curriculum Europass)
  • riconosca una continuità del percorso formativo e lavorativo, vedendo accettati da soggetti di diversa appartenenza – anche della realtà lavorativa – gli apprendimenti acquisiti, entrando quindi nell’ottica della comunità territoriale come ambiente di apprendimento diffuso e continuo
  • agisca come risorsa riconosciuta dalla comunità territoriale
  • sperimentare esperienze significative concrete, sfidanti, che mobilitano i talenti degli studenti suscitano l’interesse e sollecitano un apprendimento per scoperta e conquista personale utilizzando conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche

FAMIGLIA E TERRITORIO, con la rete, per

  • condividere, coinvolti nel processo, il senso del progetto come risposta all’esigenza di una maggiore trasparenza e correttezza nel riconoscere gli apprendimenti acquisiti dai giovani.

Obiettivi interventi di sistema/stage/accompagnamento

Con questo progetto si intende valorizzare le diversità degli apporti di ciascun sistema e dei singoli, per l’elaborazione di un linguaggio comune per un sistema condiviso di definizioni degli apprendimenti coerente sia con gli assi culturali e le competenze di cittadinanza del DM 139/2007, sia con i profili recentemente delineati per il II ciclo (IFP e Istruzione) per la presenza di partner appartenenti ai due sistemi, della Formazione e dell’Istruzione, la definizione dei risultati di apprendimento sarà effettuata da gruppi per assi culturali-aree di indirizzo, formati ciascuno da 1 rappresentante di ciascuna tipologia d percorso formativo. Saranno quindi

  • eterogenei rispetto alle tipologie dei percorsi formativi (IFP, IPS, ITS e Licei)
  • omogenei rispetto agli assi culturali

Ogni gruppo di lavoro descriverà gli esiti dei percorsi in uscita condividendo le medesime linee guida Questi gruppi elaboreranno i risultati di apprendimento relativi a:

  • OBBLIGO DI ISTRUZIONE: descrizione degli esiti del biennio dell’obbligo per ciascuno dei quattro assi culturali indicati dal D.M 139 del 22-8-2007
  • i risultati di apprendimento relativi alle seguenti filiere:
    • “SERVIZI SOCIO-SANITARI” – con descrizione degli esiti al secondo biennio, al quinto annodiploma
      • diploma quinquennale di “TECNICO DEI SERVIZI SOCIOSANITARI” (2 partner IPSS)
    • “PRODUZIONE DELL’INDUSTRIA E DELL’ARTIGIANATO”/”SETTORE TECNOLOGICO” – con descrizione degli esiti al secondo biennio, al quinto annodiploma; La presenza di docenti provenienti dalle tre tipologie di percorso nel gruppo dell’area di indirizzo costituirà un’occasione per individuare i tratti comuni e le differenze tra i profili in uscita, in termini di risultati di apprendimento, anche ai fini di passaggi, non infrequenti, dalla IFP agli IPS e ITS.
      • qualifica triennale di OPERATORE MECCANICO (1 partner IFP)
      • qualifica triennale di INSTALLATORE E MANUTENTORE DI IMPIANTI ELETTRICI (2 partner IFP)
      • diploma quinquennale di “TECNICO DELLE PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI” (3 partner IPS)
      • diploma quinquennale di “PERITO IN MECCANICA, MECCATRONICA E IN AUTOMAZIONE” (3 partner ITS)
      • diploma quinquennale di “PERITO IN ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA (articolaz. ELTTRONICA)” (3 partner ITS)
    • “COMMERCIALE” – con descrizione degli esiti al secondo biennio, al quinto annodiploma.
      • qualifica triennale di “OPERATORE DI PUNTO VENDITA” (2 partner IFP)
      • diploma di “TECNICO DEI SERVIZI COMMERCIALI” (2 partner IPS)
      • diploma di “PERITO IN AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING” (4 partner ITC)

La presenza di docenti provenienti dalle tre tipologie di percorso nel gruppo dell’area di indirizzo costituirà un’occasione per individuare i tratti comuni e le differenze tra i profili in uscita, in termini di risultati di apprendimento, anche ai fini di passaggi, non infrequenti, dalla IFP agli IPS e ITS.

Destinatari

DESTINATARI DIRETTI
Con “destinatari” ci si riferisce a soggetti chiamati a partecipare attivamente e responsabilmente alle attività del progetto FASE 1.1 e 1.2. e 2.

  • 50 operatori/docenti esperti, proposti dai dirigenti delle singole strutture partner operative e di rete, individuati dal CTS, di cui 10 con funzioni di tutor, che renderanno progressivamente partecipi
  • 150 operatori/docenti dei dipartimenti (disciplinari o di area) delle singole strutture dei partner; questi saranno progressivamente, da parte dei tutor, dell’evoluzione dei lavori di gruppo; questi potranno essere seguiti anche nella piattaforma on line nel ruolo di ospiti

FASE 2.

  • 150 operatori/docenti dei consigli di classe (non necessariamente coinvolti nelle attività precedenti) delle istituzioni partner operative e di rete che sperimenteranno gli strumenti di verifica e di valutazione, oltre alle metodologie caratterizzate da problemi da risolvere in situazioni concrete.

DESTINATARI FINALI
FASE 2

  • 400 studenti frequentanti classi del biennio iniziale e classi terminali (III nei CFP, IV-V negli IPS e V negli ITS) delle istituzioni scolastiche e dei centri di formazione partner sia operativi sia di rete, dove avverrà la sperimentazione dei risultati elaborati nell’ambito del progetto
  • 400 famiglie degli studenti coinvolti
  • Rappresentanti del mondo del lavoro – operatori dei Centri per l’Impiego – amministrazioni provinciali

Tipologie di intervento

Le FASI 1(F1) e 2(F2)prevedono tipologie di intervento tra loro interconnesse che porteranno alla produzione di documenti ttraverso i quali i destinatari approfondiranno da più punti di vista l’approccio alle competenze come nuovo modo di pensare alla valutazione.
LA RETE, ORGANIZZAZIONE CHE APPRENDE, con il supporto del Comitato Tecnico Scientifico che, da una posizione esterna ai sistemi, spinge le realtà formative a confrontarsi e ad uscire dall’autoreferenzialità, promuove metodologie collaborative di ricerca azione, accompagna gruppi di tutor-operatori verso i risultati che poi validerà.
Contribuisce a monitorare il processo e interagisce con il Comitato dei Partner, i tutor e le altre reti per condividere approcci e risorse (F1-2)
L’ACCOMPAGNAMENTO sarà una modalità innovativa che favorisce assunzione di responsabilità e consapevolezza – GR e GA – avverrà attraverso workshop e FAD da parte di tutor ed esperti del CTS, cui si affiancano consulenti per interventi mirati (F1-2)
La RICERCA DOCUMENTALE E APPLICATA su documentistrumenti, buone pratiche regionali e comunitarie, sarà condotta da un Gruppo di Ricerca (GR), formato dai tutor, seguito dal CTS. Fornisce risorse ai gruppi di lavoro sui temi da affrontare (F1-2)
TRASFERIMENTO DI ESPERIENZE attraverso attività in presenza e on line, con viaggi promossi dal CTS per il confronto e lo scambio di esperienze tra GR, GA e tra reti, secondo modi e criteri condivisi, nell’ottica della capitalizzazione dei risultati (F1-2)
IDEAZIONE/ELABORAZIONE/SPERIMENTAZIONE DI MODELLI E STRUMENTI. 9 Gruppi per gli Apprendimenti (GA) ciascuno di 4-8 operatori-esperti (dei CFP-IP-IT-Licei), di cui uno tutor, delineano e sperimentano

  • un quadro degli esiti di apprendimento del I e II anno (CFP-IP-ITLicei); del III (FP), del IV e del V (IT e IP)
  • un quadro con risultati di apprendimento intermedi per l’attuazione di passaggi
  • un modello di supplemento al certificato (F1)
  • un set di strumenti per riconoscere, valutare e certificare gli apprendimenti, (F2)

ATTIVITÀ DI SPORTELLO: on line, per rispondere a bisogni individuali di diversi destinatari (F1-2)
PROMOZIONE E DIFFUSIONE DEI RISULTATI. Seminari e workshop in presenza e attività on line: la stessa partecipazione attiva dei destinatari favorirà la diffusione, la condivisione e la valorizzazione dei risultati e dei prodotti all’interno della rete, tra le reti, nel territorio (F1-2). Il monitoraggio del processo sarà costante anche grazie al sistema di feed-back implicato dalla modalità organizzativa.

Materiali realizzati