Strumento di autoformazione
per i Tutor Aziendali

8.1. Quadro di riferimento

Le esperienze di Alternanza Scuola Lavoro, attuate nella nostra Regione dall’anno scolastico 2003/2004, mostrano modalità operative estremamente variegate, sia nei tempi dedicati al Progetto, sia negli aspetti organizzativi. Dagli oltre 150 alunni delle nove “scuole pilota” del primo anno di sperimentazione, si è arrivati agli attuali 49 Istituti con la previsione, per l’anno scolastico 2006/2007, di un ulteriore aumento delle scuole coinvolte.
Gli ultimi dati disponibili si riferiscono al monitoraggio dall’anno scolastico 2004/2005, relativo a 517 alunni di 19 Istituti Superiori del Veneto, ed a questi saranno riferite le considerazioni d’insieme esposte di seguito.

MONITORAGGIO

1. Da parte del Comitato Tecnico Scientifico (C.T.S.)

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In tutti gli Istituti, la formazione del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) ha visto la partecipazione di Docenti, Dirigenti Scolastici, Associazioni Datoriali e Tutor Scolastici. Talora presenti, anche se in pochissimi casi, i Tutor Aziendali. Quasi costantemente assente la figura del D.S.G.A.
Il monitoraggio è avvenuto, in alcuni casi, alla fine e durante il percorso aziendale, mentre per altri solamente alla fine. Per tutti le modalità operative sono consistite in incontri diretti e compilazione di questionari appositamente predisposti.

2. Da parte dei Tutor Scolastici ed Aziendali (monitoraggio in comune)

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Quasi tutti gli Istituti hanno operato un monitoraggio comune tra i Tutor Aziendali e Scolastici, generalmente alla fine e durante il percorso aziendale e quasi sempre mediante incontri diretti e compilazione di questionari appositamente predisposti.

3. Monitoraggio dell’attività degli studenti durante l’inserimento in azienda da parte dei Tutor Scolastici.

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In tutti i Progetti, i Tutor Scolastici hanno monitorato l’attività degli studenti durante l’inserimento in azienda con visite dirette, mediamente due volte alla settimana, anche se in alcuni casi è stata organizzata una presenza quotidiana. Anche in questo ambito gli strumenti utilizzati sono stati i colloqui diretti e la somministrazione di questionari agli studenti.


VALUTAZIONE
Criteri guida all’attività di valutazione

La questione ancora del tutto aperta, con molte domande da soddisfare, riguarda la valutazione del percorso di Alternanza Scuola Lavoro. Occorre ancora precisare se l’esperienza di Alternanza debba essere valutata in sé oppure se, coerentemente con il principio dell’equivalenza formativa, debba rientrare nella valutazione tradizionale. Su questo punto esistono pareri discordanti anche se, unanimemente, si riconosce che più precisa e particolareggiata risulta la definizione delle competenze in fase di programmazione, più facile e rispondente sarà la valutazione finale.
La valutazione del Tutor Aziendale è fondamentale per il riconoscimento delle competenze professionali e trasversali; per questo si rende necessaria una attenta e rigorosa co-progettazione iniziale sui temi formativi coinvolti nel percorso di Alternanza Scuola Lavoro.
É chiaro comunque che talune discipline, soprattutto di natura professionalizzante, si prestano più di altre nella individuazione dei risultati attesi, tuttavia un contributo alla crescita ed alla maturazione in termini di autonomia e di competenze relazionali può avere ricadute positive anche nelle altre discipline e nella più generale motivazione allo studio.

1. Efficacia formativa della sperimentazione/equivalenza formativa
Il 62% degli Istituti coinvolti nella sperimentazione ha riscontrato una efficacia formativa soprattutto nelle materie di indirizzo e/o professionalizzanti. Negli altri casi (38%) l’efficacia si è estesa anche alle discipline di base.
Nello specifico della sperimentazione, il 78% degli Istituti coinvolti ha integrato i contenuti disciplinari con l’attività in Ente/Azienda, il 63% ha sostituito parti di programmazione e/o contenuti disciplinari, mentre nel 67% dei casi l’attività formativa in Ente/Azienda si è svolta parallelamente alla programmazione curricolare ed alla normale attività didattica.


2. Strumenti utilizzati per la raccolta di dati

Gli strumenti utilizzati (generalmente dal Consiglio di Classe) per la raccolta di informazioni ai fini della valutazione sono stati prodotti da:
  • Tutor Scolastico, mediante Scheda di Valutazione dello studente, di cui vengono elencate le voci comunemente utilizzate e predisposte dai diversi Istituti:
    • Capacità relazionali
    • Competenze trasversali sia cognitive che operative e formative
    • Competenze specifiche previste dal Progetto
    • Sintetica valutazione sul comportamento dell’alunno
    • Autonomia operativa
  • Studente - Diario di Bordo. Anche in questo caso si riportano le richieste che con maggiore frequenza sono state predisposte dai diversi Istituti:
    • Elenco mansioni svolte e ruolo ricoperto
    • Competenze richieste
    • Gradimento dell’esperienza
    • Valutazione dell’aspetto formativo dell’esperienza
    • Giudizio rispetto all’autonomia e al confronto con gli altri
    • Valutazione dell’ambiente di lavoro
    • Brevi considerazioni personali
Oltre a ciò sono state ampiamente utilizzate relazioni, verifiche e colloqui diretti e, anche se con minore frequenza, studio di realtà aziendali e progetti professionali.
L'esperienza dell'Alternanza, inoltre, è stata rielaborata in classe da oltre la metà degli Istituti coinvolti, con le seguenti modalità:

contenuti disciplinari ripresi e sviluppati in classe92%
contenuti trasversali ripresi e sviluppati attraverso attività, anche integrative, con gli studenti75%
rilettura e rielaborazione da parte dello studente, con il supporto del tutor, del diario di bordo per un'autovalutazione67%
progettazione della continuazione del percorso formativo con definizione degli obiettivi per superare punti di debolezza75%
(valori riferiti ai soli Istituti che hanno effettivamente svolto l’attività descritta)


3. Modalità di valutazione dell’attività dello studente

In relazione all'esperienza dell'Alternanza, si sono osservati significativi miglioramenti degli studenti in difficoltà

Soprattutto in alcune discipline67%
Soprattutto nel modo di organizzare il lavoro scolastico60%
Soprattutto nella modalità più attiva di partecipazione alla vita della scuola80%

Alla domanda se la sperimentazione abbia mostrato un grado di equivalenza formativa rispetto agli obiettivi delle discipline, le scuole hanno fornito valutazioni che vanno dallo scarso all’ottimo, individuando soprattutto nelle discipline professionalizzanti il livello di raggiungimento degli obiettivi.

Equivalenza formativa
Il grafico a sinistra illustra quanto la sperimentazione, a giudizio degli Istituti coinvolti, abbia mostrato un grado di equivalenza formativa rispetto agli obiettivi delle discipline.

In tale ambito, il livello di raggiungimento degli obiettivi è stato quantificato nelle votazioni delle singole discipline, soprattutto nelle materie di indirizzo.

In tutti gli Istituti nei quali il progetto e’ giunto a compimento, la partecipazione all’attività di sperimentazione è stata valutata dall’attribuzione di crediti scolastici (in vista dell’Esame di Stato) in misura proporzionale ai risultati ottenuti nel 60% dei casi, in misura uguale per tutti gli studenti nel rimanente 40%.

Nella gran parte dei casi, sono allo studio con le Associazioni Datoriali modalità di riconoscimento della certificazione rilasciata dall’Istituto. Poche le scuole che hanno provveduto alla realizzazione di attestati o Convenzioni concordate con il mondo del lavoro.

In tutti gli Istituti nei quali il progetto e’ giunto a compimento, il l’acquisizione di conoscenze e competenze viene riconosciuta tramite attestato nel 72% dei casi, mediante portfolio dello studente nel rimanente 28%.



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