Strumento di autoformazione per i Tutor Aziendali |
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7.1. Gli strumenti del Tutor Aziendale
Il Progetto di “Alternanza Scuola Lavoro” si propone di sperimentare nuovi percorsi formativi adottando una metodologia didattica innovativa volta alla integrazione tra lezioni teoriche d’aula e momento applicativo, all’interno di una realtà operativa non virtuale.
Tale innovazione va inserita in un contesto, sia didattico che formativo, che tradizionalmente ha sempre visto i giovani come soggetti ricettivi di un programma didattico Ministeriale opportunamente “curvato” dalle singole istituzioni scolastiche. L’ambizione del nuovo percorso individuato dalla legge 53/2003 consiste nel rendere le conoscenze scolastiche, per loro natura di tipo teorico, e le abilità operative, da sempre appannaggio lavorativo, ”un unicum” formativo che riunisca i punti di forza del “sapere” di tipo tradizionale con il “saper fare” di più recente introduzione nel percorso formativo. Nella fase “operativa”, che dovrà necessariamente essere preceduta da una attenta valutazione da parte del Comitato Tecnico Scientifico, la componente didattica sarà coadiuvata ed integrata dalla componente professionale, cui fare riferimento per un costruttivo inserimento degli alunni nel mondo del lavoro. In questo contesto l’alunno vedrà il proprio insegnante, scolasticamente inteso, sostituito con una nuova figura docente, appartenente al mondo del lavoro: il Tutor Aziendale. Tale figura avrà a disposizione alcuni strumenti di base che gli permetteranno, in accordo con la realtà scolastica, di individuare, percorrere e monitorare il percorso formativo dei giovani che gli vengono affidati. Un percorso di Alternanza, scrupolosamente preparato di concerto tra il Tutor Scolastico ed il Tutor Aziendale, può stimolare in modo nuovo i nostri giovani e farli sentire parte del tessuto sociale e produttivo. Con il Tutor Aziendale sarà definito il lavoro che svolgeranno gli alunni, per renderlo armonico con le loro competenze, che saranno rese note alle aziende mettendo a punto una sorta di mansionario per ogni studente. Grazie a questo primo strumento, il Tutor Aziendale è in grado di orientarsi all’interno delle conoscenze e delle abilità che il giovane è in grado di esprimere. A titolo esemplificativo, viene riportato l’esempio di un modello utilizzato in alcune scuole del Veneto. Esempio É questo solamente uno dei tanti esempi del primo strumento a cui il Tutor Aziendale può fare riferimento in fase di accoglienza del giovane. Una volta inserito l’alunno, vi è la necessità di un monitoraggio continuo che, tramite relazioni scritte od incontri diretti con il Tutor scolastico, verifichi l’efficacia dell’azione formativa in riferimento al percorso ipotizzato. Quello che segue rappresenta l’esempio di una Scheda di Monitoraggio utilizzata dal Tutor Aziendale. Esempio L’Alternanza Scuola Lavoro rappresenta sicuramente una didattica nuova ed ancora da scrivere: non è possibile ipotizzare, almeno per ora, una codifica ed una standardizzazione dei temi e dei metodi, tanto meno di quelli di valutazione. In tale ipotesi, l’Ente/Azienda che, insieme alla Scuola, deve essere attore comprimario della nuova scena istituzionale, deve rivedere la propria organizzazione, considerando con maggior attenzione il ruolo formativo, pur senza trascurare la tradizionale inclinazione alla produttività. In questo nuovo ruolo istituzionale, il Tutor Aziendale viene chiamato a valutare l’efficacia dell’azione formativa in relazione al percorso ipotizzato, in modo da fornire importanti indicazioni alla scuola e concorrere in modo consistente alla stesura di una certificazione conclusiva dell’esperienza. Riportiamo l’esempio di una Scheda di Valutazione che il Tutor Aziendale, eventualmente di concerto con il Tutor Scolastico, è invitato a redigere alla fine dell’esperienza aziendale. Esempio |